Nuovi spazi per il tempo libero per il Carcere di Bollate

nuovi_spazi_per_tempo_libero_per_carcere_bollate_1Nell’ambito del progetto “Nuovi spazi per il tempo libero”, la collaborazione tra il Gruppo Brioschi e il Carcere di Bollate ha avuto per oggetto il progetto per una risistemazione complessiva degli spazi interni ed esterni ad un edificio adiacente al carcere – che attualmente è adibito a palestra, ma poco utilizzato, e si trova appena fuori dalla zona di sicurezza, tra il carcere e la recinzione esterna– con l’obiettivo di creare spazi e strutture destinati all’uso dei 370 agenti della polizia penitenziaria che operano nel carcere e alle loro famiglie.

 

 

 

Il progetto prevede che tali spazi ospitino:

- un servizio di asilo nido per 12/15 bambini

- un’area fitness interna per gli operatori carcerari

- un’area esterna lasciata a verde per il tempo libero e spazi di incontro per favorire la socializzazione.

 

nuovi_spazi_per_tempo_libero_per_carcere_bollate_2Il progetto, elaborato nell’arco di due mesi (tra gennaio e febbraio, con una coda per la presentazione al nuovo direttore del carcere nel settembre 2011) anche attraverso una serie di incontri con la Direzione del Carcere, risponde a un criterio di sostenibilità sia economica che ambientale, ed è stato pensato in modo da poter essere sviluppato per step successivi, attivabili in base alla disponibilità dei fondi, valorizzando per quanto possibile il contributo di tutte le risorse disponibili: sia interne alla realtà del carcere (ad esempio, la sistemazione della zona verde è stata affidata al vivaio in cui lavorano i detenuti e gli arredi dell’asilo nido sono stati commissionati alla falegnameria del carcere), che esterne (coinvolgendo una rete di professionisti e contatti dell’organizzazione).

In particolare, il progetto dell’asilo nido ha preso a modello il Progetto Educativo dei Nidi Aziendali recentemente aperti a Milano da ATM, grazie al coinvolgimento della Direzione Risorse Umane e Organizzazione di ATM, nella persona di Simona Zandonà – Responsabile Servizi alla persona e Benessere organizzativo - che si è resa disponibile a collaborare con il progetto, permettendo incontri e sopralluoghi nelle strutture dei Nidi, e l’accesso alla documentazione.

Gli spazi esterni sono stati progettati secondo criteri ecologici, e in particolare, lo spazio riservato all’asilo nido è stato pensato in modo che i bambini avessero la possibilità di mettere le mani nella sabbia, toccare le piante, così da trovarsi a contatto con la natura.

Nella successiva fase di realizzazione, il progetto sviluppato gratuitamente da Brioschi è stato suddiviso in due lotti, per facilitarne la ricerca dei finanziamenti necessari. Attualmente è in fase di completamento il primo lotto, che prevede la realizzazione della struttura in cui verranno ospitati l’asilo aziendale e la sala fitness.

Una volta realizzate, le strutture saranno aperte sia al personale penitenziario che ai cittadini, in modo da favorire l’integrazione tra carcere e comunità locale, in un territorio non facile, in cui l’offerta di luoghi di socializzazione e di incontro è carente. In particolare, alla comunità locale di Bollate sarà riservata una quota dei posti disponibili nel servizio di asilo nido, anche grazie allo stanziamento di 150mila euro di contributo straordinario, da parte del Comune di Milano che ha deciso di partecipare al progetto. Il piano, che prevede anche la realizzazione di un centro sportivo e di un campo scuola estivo, costerà in tutto 380mila euro, con il cofinanziamento di Palazzo Isimbardi (per 86mila euro) e dell’Ente di assistenza del personale penitenziario (50mila euro). La facciata del nido sarà realizzata dalla Fondazione Olivetti, mentre gli interni saranno verniciati su progetto (anch’esso elaborato gratuitamente) dell’artista e designer Massimo Caiazzo.

Il secondo lotto del progetto prevede invece, oltre al completamento dell’asilo, la realizzazione di un campo di calcetto, di un giardino e di un punto di ristoro. (fonte: La Repubblica del 23 luglio 2012)

La collaborazione tra la casa circondariale di Bollate e Brioschi Sviluppo Immobiliare ha visto coinvolti sia la proprietà che la dirigenza dell’azienda, che hanno preso parte agli incontri presso il carcere. Il lavoro di studio, ideazione e i disegni del progetto – in particolare per la parte relativa alle strutture interne e all’Asilo Nido – sono stati realizzati grazie all’entusiasmo e alla disponibilità di un architetto del Gruppo.


Emanuela CanavesiSono da anni impegnata attivamente nel volontariato, ma è la prima volta che mi viene offerta l’occasione di mettere a disposizione le mie competenze e capacità progettuali per un’iniziativa sociale su richiesta della mia organizzazione, durante il mio orario di lavoro. Negli studi di architettura dove ho lavorato prima di arrivare in Brioschi non mi era mai capitato: in genere questo tipo di cose si fanno solo al di fuori del luogo di lavoro, nel proprio tempo libero. Mi fa piacere sapere che l’impegno sociale sia qualcosa a cui anche il Gruppo per il quale lavoro tiene.

 

 

 

Emanuela Canavesi
architetto, Brioschi Sviluppo Immobiliare

 

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